Descrizione
Questo lavoro esplora il concetto di sati nella letteratura buddhista pali esaminandone le dinamiche attraverso i quattro strumenti della consapevolezza (satipațțhãna), riconosciuti come fattori cruciali nel sentiero (magga) buddhista per la liberazione (vimutti). Questo sentiero abbraccia la disciplina morale (sîla), la meditazione eo concentrazione (samãdhi) e la comprensione profonda (paňňã). I quattro satipațțhãna appartengono all’area meditativa di questo triplice tirocinio, la quale poggia sulla disciplina morale e a sua volta sostiene la comprensione profonda, e sono descritti come “il sentiero diretto alla fine della sofferenza”.La piattaforma testuale dell’analisi qui condotta consiste nel corpus letterario dei Nikãya, vale a dire le cinque raccolte scritturali che rappresentano il cosiddetto “Canestro dei discorsi” (Sutta-pitaka). La tradizione buddhista Theravãda attribuisce questi insegnamenti al Buddha stesso e pertanto li considera la massima autorità per la comprensione della filosofia e della pratica buddhiste. Nel presente lavoro si presta particolare attenzione alle esegesi offerte dai testi di Abhidhamma, dalla letteratura paracanonica e dai commentari.
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