Descrizione
Fischia il vento urla la bufera canta la vecchia canzone partigiana ma ventiquattro anni dopo quando Luca Di Cantro che è stato il Griso, partigiano garibaldino, ritorna a casa dopo l’esilio in Cecoslovacchia il vento non fischia più. Venusso in Guado, il paese che ha vissuto sulla propria pelle lo scontro sanguinoso chiamato Resistenza, è ora un tranquillo luogo di villeggiatura. Ma il passato, morto e sepolto per tutti, Luca lo ha solo riposto in un cassetto che adesso riapre e ne escono frammenti di vita: il marchese Leonardo suo padre, comandante della brigata nera, messo al muro dai partigiani; il palazzetto di famiglia, abbandonato e fatiscente, che un consorzio vuole acquistare per trasformarlo in un hotel di lusso; gli antichi compagni partigiani, il NIbbio e Aiace ancora vivi e i morti Sallustro e Jolanda mai vendicati: Wanda, la vecchia governante di famiglia che lo ha allevato orfano di madre, Ida, la figlia di giostrai sposata giovanissima contro il volere del padre, che è ancora legalmente sua moglie e convive con l’uomo con cui lo ha tradito mentre era partigiano in montagna e quello era il Podestà fascista del paese; Irene, soprattutto, che per tre anni ha creduto sua figlia, una bambina teneramente amata che Ida, nei giorni convulsi della Liberazione, gli ha confessato non essere figlia sua ma dell’ormai ex-Podestà. Irene è adesso una splendida donna padrona della sua femminilità. Ma nubi oscure di vecchi debiti mai saldati minacciano la resa dei conti.