Sono nato nazista. La gente strabuzza gli occhi quando lo dico. Eppure è così, sono nato a Trieste nel 1944 e nel 1944 Trieste era la capitale dell’Adriatisches Kunstenland (Litorale Adriatico), territorio che i tedeschi avevano occupato dopo l’8 settembre ’43 e annesso al III Reich. Dunque ero cittadino tedesco del Reich nazista. Non so se giuridicamente fosse proprio così, probabilmente no, ma mi piace sparare questa boutade perchè è forse dall’essere nato sotto occupazione tedesca che deriva il mio interesse di narratore per la Resistenza. Credo che la Resistenza debba essere tirata fuori dall’armadio dell’oblio mondata di ogni retorica per raccontare le mille e mille storie mai raccontate, magari anche un noir fuorilinea come “Amorosi Sensi”. Se poi qualcuno si chiedesse perché esordisco come scrittore alla veneranda età di 72 anni beh, la colpa è di mio padre! Quand’ero ragazzo, dopo aver divorato tutti i romanzi di Emilio Salgari, gli annunciai che volevo fare lo scrittore. Lui mi rise in faccia e mi smontò dicendo che scrivere non portava soldi per mantenere la famiglia. “E Salgari allora?”. “Appunto” rispose “non guadagnò mai una lira e si suicidò”.