Descrizione
Conoscere la guerra per amare la pace. Nel Centenario della Grande Guerra le lettere e cartoline di Alessandro De Nobili (1899- 1918), uno dei tanti ragazzi del ’99 reclutati ancor prima di aver compiuto i 18 anni, diventano testimonianza di un periodo storico che ha cambiato il futuro dell’Europa e del mondo. Per quanto la Grande Guerra possa sembrare lontana, la storia di Alessandro De Nobili – telegrafista del 3° reggimento genio, originario di Cerreto di Spoleto in Umbria – potrebbe essere la storia di un ragazzo dei nostri giorni, ancora timido, legato alla famiglia, pieno di speranza per il futuro ma travolto da eventi molto più grandi di lui.
Nella consapevolezza della censura l’epistolario di Alessandro de Nobili non descrive battaglie e piani di attacco, non critica i comandi generali ma esprime piuttosto rassegnazione, disamore per la guerra, chiede affetti e notizie di quel piccolo mondo antico e sicuro che ha lasciato e che è la famiglia, il paese di origine, la piccola comunità di origine. Sono “contentissimo” sono “tranquillissimo” ripete spesso Alessandro per rassicurare la madre a cui chiede però come in un mantra la Santa Benedizione, una benedizione sicuramente data nelle preghiere di tutte le sere ma che non lo riporterà a casa.